Busti
Corsetto mono valva
Cheneau
Attualmente rappresenta l'evoluzione più avanzata del trattamento conservativo delle curve scoliotiche, dorso-lombari e combinate. Ha un ottima tollerabilità e buona capacità di modellamento delle gibbosità. Ottima mimetizzazione sotto i vestiti e inoltre è molto leggero.
L'obiettivo è quello di ottenere una correzione tridimensionale della deformità scoliotica mediante un’azione derotante sul piano trasverso, deflettente sul piano frontale e fisiologico sul piano sagittale, così da detorcere la colonna ed opporsi alla progressione delle curve e delle pendenze. Con l’applicazione di specifiche aree di spinta e corrispondenti aree di espansione si creano delle forze che consentano un'azione detorcente sul rachide ed il conseguente riallineamento del tronco e della pelvi del paziente.
Il bacino è considerato una vera e propria “vertebra pelvica” e quindi sottoposta a spinte correttive a cui corrispondono spazi liberi per l’espansione.
Il busto Cheneau sfrutta la meccanica respiratoria per modulare l'azione delle spinte e creare una mobilizzazione ripetitiva del rachide in detorsione con effetti riequilibranti sul precario della muscolatura del tronco.
Solitamente é costituito su un pezzo unico di materiale plastico di polietilene di colore bianco o multicolor, dello spessore variabile dai 3 ai 4 mm, a seconda delle caratteristiche morfologiche del soggetto e si estende posteriormente dalla zona superiore all’apice della scapola del lato concavo della curva primaria fino all’apice del gluteo, raggiungendo lateralmente il trocantere del lato convesso della curva primaria (o entrambi i trocanteri a seconda del tipo di curva e dell’allineamento del bacino). Anteriormente l’ortesi è ben modellata lungo il profilo delle creste iliache e sgambata in modo da consentire la flessione dell’anca. Nella porzione antero-superiore raggiunge il processo xifoideo simmetricamente e poi sale dal lato della concavità della curva a creare un bending, “curvatura”, di fondamentale importanza per l’azione di detorsione della deformità. La chiusura del corsetto avviene mediante cinturini con tiraggio posto in corrispondenza della curva primaria, dal lato convesso della curva verso il lato concavo. Per aumentare il confort del dispositivo si applica un’ imbottitura in materiale morbido depressibile nella zona sottoascellare.
Cheneau pad di correzione rimovibili
Il corsetto Cheneau rappresenta attualmente l’evoluzione più avanzata del trattamento delle curve scoliotiche, dorso-lombari e combinate. Ha un ottima tollerabilità, una buona capacità di modellamento del gibbo e svolge un’azione tridimensionale sul rachide. E' costituito su un pezzo unico di materiale plastico mediamente flessibile e asimmetrico, viene costruito in base alla forma teorica che il corpo del paziente avrebbe avuto senza scoliosi e successivamente vengono aggiunte le spinte. Rispetto allo Cheneau di Sibilla quest'ultimo ha un taglio asimmetrico.
Corsetto Sibilla
La caratteristica di questo corsetto é la sua costruzione simmetrica. Il corsetto viene costruito in base alla forma teorica che il corpo del paziente avrebbe avuto senza scoliosi. All'interno della scocca vengono applicati dei pad di correzione di spessore variabile e di forma triangolare che vengono posti posteriormente in corrispondenza delle apofisi trasverse ed in sede apicale (sino al punto zero: sotto apicale) della curva.
Corsetto Cheneau + Acromiali
Viene utilizzato nel trattamento delle scoliosi evolutive del tratto toraco-lombare associate a ipercifosi. Nella sua costruzione è fondamentale la valutazione clinica e radiografica del paziente, in quanto il corsetto, realizzato in polietilene tra i 3 4 5 millimetri e rivestito in materiale anallergico in un'unica valva, comprende tutte le caratteristiche (spinte, appoggi, camere di espansione) . Basilare per la realizzazione di questo corsetto, è l'apporto professionale del tecnico ortopedico, che attraverso la valutazione clinica e radiografica stabilisce l'entità delle spinte e l'ampiezza delle camere di espansione (queste dovrebbero essere circa il doppio delle spinte stesse). La corretta localizzazione delle spinte sarà verificata in fase di consegna dalla iper pressione che le stesse esercitano sulle curve del paziente, lasciando una impronta più o meno evidente sulla cute.